Dal 1 gennaio 2017 i Comuni facenti parte dell’Unione Terre di Pianura, con Convenzione sottoscritta dai sei Sindaci in data 10.11.2016, hanno conferito all’Unione stessa le seguenti funzioni: [...]
Dal 1 gennaio 2017 i Comuni facenti parte dell’Unione Terre di Pianura, con Convenzione sottoscritta dai sei Sindaci in data 10.11.2016, hanno conferito all’Unione stessa le seguenti funzioni: -PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE -TRASPARENZA -CONTROLLI INTERNI (CONTROLLI SUCCESSIVI DI REGOLARITA’ AMMINISTRATIVA E CONTABILE).
Si è costituito in Unione un modello organizzativo semplificato e unico per tutti i comuni e per l’Unione stessa, individuando : - un responsabile unico in Unione per la prevenzione della corruzione; - un responsabile unico in Unione per la trasparenza; - un responsabile unico in Unione per i controlli interni successivi di regolarità amministrativa e contabile.
IL RESPONSABILE PER LA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE
I Nella lotta alla corruzione con Legge 6 novembre 2012 n. 190 il legislatore ha varato le disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella Pubblica Amministrazione. L'articolo 7 della L. 190/2012 impone l'individuazione, all'interno della struttura organizzativa, del Responsabile della prevenzione della corruzione; negli enti locali, tale responsabile è individuato di norma nel Segretario dell'Ente, salva diversa e motivata determinazione. Il Responsabile della prevenzione della corruzione svolge le seguenti preminenti attività: 1. predispone, insieme agli interlocutori definiti per legge, il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione tenendo in considerazione il piano nazionale e le specificità e le dinamiche in cui si trova ad operare l'Ente. A seguire propone il Piano in approvazione all'organo di indirizzo politico; 2. definisce le procedure appropriate per selezionare e formare i dipendenti destinati ad operare in settori di attività particolarmente esposti alla corruzione, e si preoccupa altresì di selezionare eventualmente uno staff di persone dedicate per una parte del loro tempo lavoro alla materia della prevenzione alla corruzione che lo supportino nel percorso; 3. verifica l'efficace attuazione e l'idoneità del Piano triennale di Prevenzione della Corruzione, e si raccorda con l'UPD per l'eventuale adeguamento del codice di comportamento dell'ente e con l'eventuale altro organo competente per l'aggiornamento del piano della trasparenza ; 4. si raccorda con l'ufficio unico del personale per attivare formazione continua a livello generale e specifico; 5. propone la modifica del piano, anche a seguito di accertate significative violazioni delle prescrizioni, ovvero qualora intervengano mutamenti che lo rendano necessario; 6. d'intesa con il dirigente/responsabile competente, verifica l'effettiva possibilità della rotazione degli incarichi negli uffici preposti allo svolgimento delle attività per le quali è più elevato il rischio che siano commessi reati di corruzione e in caso negativo rilascia motivazione scritta; 7.si preoccupa di tutelare il segnalante c.d. whistleblower da qualsiasi forma di discriminazione in occasione di una denuncia e ne cura la protezione dell'identità con una procedura ad hoc; 8. entro il 15 dicembre di ogni anno, pubblica nel sito web dell'Amministrazione una relazione recante i risultati dell'attività svolta e la trasmette all'organo di indirizzo; 9. nei casi in cui l'organo di indirizzo politico lo richieda o qualora il dirigente/responsabile lo ritenga opportuno, il responsabile riferisce sull'attività."
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